Un importante passo in avanti verso la liberalizzazione dell’uso della cannabis è stato compiuto il 31 marzo, quando lo stato di New York ha ufficialmente legalizzato l’uso di marijuana a scopo ricreativo per tutte le persone di più di 21 anni. Il più importante cambiamento è quello legato alla depenalizzazione del possesso di cannabis fino a 85 grammi, o 24 grammi di prodotto concentrato. Sarà inoltre possibile coltivare fino a un massimo di 12 piante per abitazione. L’uso di marijuana diventa legale in tutti i luoghi, pubblici e non, in cui è consentito fumare tabacco.
Il prossimo passo previsto dai legislatori dello stato di New York è legato alla regolamentazione delle politiche legate alla vendita al dettaglio. Si prevede che entro il 2022 a New York potrebbero aprire i primi negozi per la vendita legale di cannabis.
La scelta di legalizzare la cannabis a scopo ricreativo è legata anche a diverse stime, che prevedono come le attività legate alla legalizzazione della marijuana possano arrivare a generare entrate per miliardi di dollari, e potrebbero creare dai 300mila ai 600mila posti di lavoro. Lo stato di New York prevede inoltre di raccogliere 350 milioni di dollari in tasse. Le tasse saranno reinvestire sul territorio, sia andando a correggere gli effetti sociali causati dalle campagne di contrasto alla droga avviate negli anni ’70 e che hanno costretto milioni di persone, per la maggior parte appartenenti a minoranze etniche, a scontare anni di carcere per reati minori e non violenti legati al possesso di droga, sia finanziando programmi di riabilitazione e prevenzione per la tossicodipendenza. Inoltre, molte persone condannate per attività diventate legali avranno la fedina penale ripulita, e coloro che già erano coinvolti nel business potranno richiedere la licenza per operare legalmente.
La situazione in Italia
Cose che forse ancora non sai sulla canapa legale
Nota con il nome di marijuana light, in Italia la canapa legale si distingue rispetto a quella tradizionale a causa del livello di THC che contiene; per il resto, tutte le altre caratteristiche dal punto di vista chimico sono uguali. Per poter essere considerata light in Italia, la cannabis legale deve avere una concentrazione di THC inferiore allo 0.6%. Come noto, il THC corrisponde al principio attivo della cannabis che determina effetti psicotropi. Per la legge italiana il limite da non superare è dello 0.2%, con una soglia di tolleranza fino allo 0.6%. Oltre questa barriera, secondo le leggi attualmente in vigore in Italia si ha a che fare con una sostanza stupefacente. Per maggiori informazioni, consulta le nostre FAQ
Come si produce
È a partire dalle infiorescenze femminili della canapa sativa che viene prodotta la marijuana light. La procedura adottata prevede una meticolosa selezione delle infiorescenze che porta a scegliere quelle con un alto contenuto di CBD e una concentrazione molto bassa di THC. Così si può essere certi di prevenire ed evitare effetti stupefacenti. A livello estetico non ci sono differenze tra la marijuana normale e quella light: c’è bisogno di un esame chimico per giungere a una distinzione. Per altro, non tutti sanno che la cannabis viene coltivata anche dall’Esercito Italiano. Nel nostro Paese, l’impiego in ambito terapeutico è diventato legale nel 2007, e a partire dal 2016 è stata avviata la produzione nello stabilimento farmaceutico militare di Firenze.
Rollo CBD nasce con la mission di far rivalutare il settore della canapa, illustrando dove viene coltivata e su che terreno. Le piante coltivate da Rollo CBD sono coltivate nel comune di Dolcedo, in provincia di Imperia, dove l’aria mite risale nell’entroterra, incontrando un ostacolo nelle montagne e scaricano le precipitazioni sul versante settentrionale; ciò fa sì che una volta giunte sul crinale abbiano perso umidità e scendano a valle portando il caratteristico föhn, un vento caldo e secco che porta tempo stabile e buona visibilità.
Quali sono gli effetti benefici della cannabis light
Secondo alcune ricerche che hanno esaminato le conseguenze dell’assunzione di CBD, questa sostanza sarebbe in grado di contrastare i tumori e, in particolare, inibire la diffusione e la moltiplicazione delle cellule tumorali. Oltre che come anticancerogeno, poi, il CBD legale è stato studiato in qualità di antipsicotico: da un lato contribuisce ad attenuare i disturbi correlati agli stati d’ansia, e dall’altro lato sembra in grado di agevolare il trattamento di vari disturbi di natura mentale, tra i quali la schizofrenia. Pare accertato, inoltre, che la marijuana light è in grado di contrastare le infiammazioni e i dolori, vista l’azione svolta nei confronti del sistema endocannabinoide del corpo umano.